Industria 4.0 - Centri di Competenza Di Chiara e Gennaro de Crescenzo
Strumenti per lo sviluppo del progetto in Germania
In Germania a sostegno del progetto “Industrie 4.0” operano il Fraunhofer Institute for Industrial Engineering (IAO) ed il Fraunhofer Institute for Manufacturing Engineering and Automation (IPA).
La Fraunhofer-Gesellschaft raccoglie 60 istituti di scienza applicata, a differenza della Max-Planck-Gesellschaft che raccoglie prevalentemente istituti di scienza di base. Ci lavorano circa 24.000 tra ricercatori e ingegneri, con un budget di ricerca annuo di circa 2,1 miliardi di euro.
In pratica il Sistema Fraunhofer tedesco consiste in una rete di centri autonomi che generano competenze che consentono di trasferire successivamente l’esperienza innovativa alle imprese.
Strumenti per lo sviluppo del progetto in Italia
In Italia sono stati previsti fin dall’inizio nel Piano Nazionale Industria 4.0 i Competence Center ma il loro lancio è stato ritardato e l’idea iniziale del Ministro dello Sviluppo economico di indirizzare e assegnare alcune università che avrebbero dovuto costituire intorno a loro i Competence Center è stata sostituita da una scelta effettuata attraverso un bando per selezionare i soggetti che avrebbero costituito un partenariato pubblico-privato.
Nonostante difficoltà e ritardi oggi ci sono in Italia otto Competence Center che sono una realtà diffusa sul territorio nazionale e si occupano, in maniera diversa l’uno dell’altro, di finanziare progetti di innovazione nelle imprese (attraverso bandi con cui vengono selezionati i progetti più innovativi), ma anche di attività di orientamento e formazione.
Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico MISE (https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/centri-di-competenza) è possibile trovare i riferimenti degli 8 Centri di Competenza che operano in Italia.
Risorse (Dal sito del MISE)
I benefici ai centri di competenza sono concessi nella forma di contributi diretti alla spesa in relazione a:
- costituzione e avviamento del centro di competenza, nella misura del 50 per cento delle spese sostenute, per un importo complessivo non superiore a 7,5 milioni di euro
- progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati dalle imprese, nella misura del 50 per cento delle spese sostenute, per un importo massimo non superiore a 200 mila euro per progetto.
Attivita’ (Dal sito del MISE)
Nei primi anni di attività i CC hanno investito nell’infrastrutturazione delle sedi, nella strutturazione dell’offerta formativa e nell’attivazione dei bandi per i progetti di innovazione presentati da parte delle imprese.
Sono stati erogati complessivamente circa 150 eventi formativi tra corsi, webinar ecc.
Alcuni Centri di Competenza hanno realizzato linee pilota o dimostratori con cui formare e dimostrare le tecnologie 4.0 (test before invest)
Sono stati attivati 14 bandi per progetti di innovazione delle imprese, con cui sono stati selezionati più di 140 progetti da finanziare per un ammontare complessivo di finanziamenti di circa 18 milioni di euro.
I Digital Innovation Hub
La Commissione Europea, ad aprile 2016, ha adottato la Comunicazione “Digitising European Industry” per promuovere i processi di trasformazione digitale delle imprese con una politica industriale attenta al rilancio di investimenti innovativi e alla creazione di un sistema dell’innovazione, rafforzando il collegamento tra Ricerca e Industria.
L’azione si basa su una rete di soggetti composta da Competence Center (CC) e Digital Innovation Hub (DIH).
La Commissione ha promosso un investimento di 500 milioni di euro (Horizon 2020) per una rete europea di Digital Innovation Hub, in cui le imprese possono sperimentare le tecnologie digitali e condividere Best Practice con particolare focalizzazione su Intelligenza Artificiale, High Performance Computing e Cyber Security.
L’Italia ha individuato e comunicato i nomi dei 45 progetti ritenuti idonei a partecipare alla seconda fase di selezione che avverrà in sede europea.
A occuparsi della selezione è stata, secondo quanto previsto nel bando lanciato lo scorso agosto, una Cabina di Regia insediata presso il Ministero dello Sviluppo Economico. I membri della Cabina hanno vagliato le circa sessanta aggregazioni che avevano presentato la loro proposta in risposta al bando, scegliendone 45.
I soggetti prescelti avranno ora diritto a partecipare alla vera e propria “call” ristretta europea che, nei primi mesi del nuovo anno, sarà finalizzata alla selezione dei poli d’innovazione digitale (per l’Italia dovrebbero essere un numero compreso tra 14 e 28) che faranno parte della rete degli European Digital Innovation Hubs.