Direttiva Compatibilità elettromagnetica 2013/35/UE
La Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 2013/35/UE è stata recepita e pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
A seguito di numerose ricerche e studi relativi a quanto siano nocivi per l’uomo i campi elettromagnetici sia a bassa che alta frequenza, generati da molte sorgenti, tra cui le apparecchiature elettriche, i dispositivi di radiodiffusione e di comunicazione ai quali, nella società moderna siamo tutti esposti; è cresciuta l’attenzione da parte di aziende pubbliche e private per capire quali fossero le soluzioni per contrastare il problema dell’inquinamento elettromagnetico. Leucemie e alcune forme di tumore sono patologie come possibili conseguenze dovute a questa forma d’inquinamento.
Il Parlamento europeo, sensibile a questa tematica, ha emanato una nuova direttiva per la tutela dei lavoratori dai campi elettromagnetici sul luogo di lavoro. Il D.lgs. 01/08/2016, in vigore dal 2 settembre 2016, relativo al recepimento della Direttiva 2013/35/UE, è stato approvato dal consiglio dei ministri definitivamente e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 18 agosto.
Tale direttiva sui campi elettromagnetici stabilisce prescrizioni minime di protezione dei lavoratori contro i rischi biofisici diretti e gli effetti indiretti noti, provocati a breve termine dai campi elettromagnetici, con particolare attenzione a:
- Ai lavoratori che si occupano della manutenzione delle linee ad alta tensione;
- Personale medico che lavora con attrezzature particolari come macchine per la risonanza magnetica;
- Forze armate che lavorano con sistemi radar
- Ai lavoratori che indossano dispositivi medici impiantabili come i pacemaker
- Alle lavoratrici incinte.
Per la corretta applicazione di questa novità normativa, la Commissione europea ha appena emanato una “Guida non vincolante di buone prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE relativa ai campi Elettromagnetici”, suddivisa in tre volumi.